Asma, rinite, congiuntivite, eczema, dermatite atopica, allergia alimentare, reazioni avverse a farmaci. Il quadro delle allergie che riguardano i più piccoli si sta allargando sempre di più.
In 20 anni la percentuale di bambini allergici in Italia è aumentata dal 7 al 25%. Il 9,5% dei bambini a 6 anni soffre di asma, percentuale che sale al 10,4% a 13-14 anni. Il 7% soffre di allergie alimentari.
Le famiglie imparano con il tempo e con l’aiuto dei medici a controllare e a convivere con questo problema.
Più complesso è garantire ai bambini e ai ragazzi condizioni di vita sicure in contesti come la scuola o la palestra, dove spesso basterebbe soltanto conoscere alcune semplici regole per prevenire ed eventualmente affrontare in modo adeguato le manifestazioni allergiche.
I bambini allergici non devono sentirsi diversi, a rischio di isolamento, e quindi hanno diritto di svolgere le stesse attività dei loro coetanei non allergici.
Il diritto a una vita normale
La qualità della vita dei minori che presentano allergie, alimentari o respiratorie, è data principalmente dalla nostra capacità di rendere sicuri gli ambienti in cui i bambini vivono.
Rendere sicuri gli ambienti significa anche diffondere una conoscenza di base sulle allergie che comprenda cosa possiamo fare per evitare le reazioni più significative (shock anafilattico o grave crisi d’asma) e come intervenire quando invece le reazioni si manifestano.
BASTA SOLO QUALCHE ATTENZIONE IN PIU'
Una questione di qualità di vita
